“Come un fiume in piena, come l’acqua quando, con una distribuzione sempre equa, occupa gli spazi che incontra prendendone la forma. Mutevolezza ed adattamento, passaggi di stato, Colpi d’ariete, picchi improvvisi, inarrestabili. Siamo il Tevere che grida giustizia.”

Reclamiamo un fiume pulito, un ambiente salubre, un parco fluviale.
Dopo il Gange e lo Yamuna in India, il Gesso e Lo Stura in Piemonte, è la volta dell’Aniene e del Tevere.
Smettiamo di inquinare questo ramo del bacino idrografico che attraversa la città di Roma, veneriamo Tiberino, divinità protettrice del Tevere, costruiamo un vettore per la sostenibilità, un corridoio verde, uno spazio per la socialità.

I fiumi sono le vene che nutrono il territorio, la linfa che scorre tra la vegetazione, non i corpi recettori degli scarichi dell’attività antropica. Le città sono state create lungo i fiumi perché sono fonte indispensabile per la sopravvivenza di noi esseri umani e di altre specie animali. Abbiamo utilizzato l’acqua dei fiumi per l’agricoltura e per le attività produttive, per poi riversarvi pesticidi, inquinanti chimici industriali e plastiche. Abbiamo costruito sugli argini costringendo i fiumi in dei canali di cemento armato. Siamo la causa del riscaldamento globale che fa scomparire i ghiacciai che alimentano i fiumi e genera precipitazioni estreme che trasformano i fiumi in inondazioni distruttive.
Sono lontani i tempi i cui gli umani i fiumi li veneravano, perché sapevano che da loro dipendevano in tutto e per tutto. Tiberino*, divinità del Tevere è stato dimenticato. Nell’era del Capitolocene in cui l’ignoranza e l’antropocentrismo sono ai massimi livelli i fiumi urlano vendetta.

Parata per il Tevere.
Parata Tiberina degli Inizi.

Parata Tiberina degli Inizi è una performance collettiva diretta dall’artista visivo Andreco, prodotta da Romaeuropa Festival, in collaborazione con il Teatro dell’Opera di Roma e l’Accademia Santa Cecilia per la Festa di Roma 2020 del comune di Roma.

Alla Parata Tiberina degli Inizi hanno partecipato molti cittadini, performer e musicisti, a cui si deve la riuscita del progetto, tra cui: Ondina Quadri, Laura Bisognin Lorenzoni, Michael Schermi, Emilia Verginelli, Brianda Carreras, Elena Bastoggi, Chiara Caimmi, Cosimo Desii, Viviana Carlet, Francesca Abbado, Mary Lou Gialloreti, Iolanda Tambellini Simone Galli, Lidia Angelini, Maurizio Isidori, Andrea Maffei, Marco Di Donna, Ilaria Macalpin, Isabella Picchi, Aurora Giuliani, Ivo Anzivino, Elisabetta Galgani, Sofia Balossino, Maria Grazia Ponzi, Elisa Natali, Stefania Carvisiglia, Margherita Marra.

I musicisti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Cantoria del Teatro dell’Opera di Roma, Demetrio Castellucci AKA Black Fanfare.

La troupe photo-video: Icaro Lorenzoni, Gian Marco Micheli, Giovanni De Angelis, Giorgio Coen, Valerio Polici, Aron Greco, Mario Vigna, Sara Mignogna, Lorenzo Tomio, Chiara Piccone.

Tutti gli abitanti presenti.

* Il fiume stesso era considerato una divinità, personificata nel Pater Tiberinus: la sua festa annuale (le Tiberinalia) veniva celebrata l’8 dicembre, anniversario della fondazione del tempio del dio sull’Isola Tiberina ed era un rito di purificazione e propiziatorio. Tiberino è una figura della mitologia romana, era una divinità della natura, legata al fiume Tevere. Secondo la mitologia romana era fratello di Fonto, dio delle sorgenti, e figlio di Giano e di Giuturna, signora delle acque.

Secondo comunicato ITA

Second Communication ENGLISH

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