Sullo sfondo della COP21, la conferenza mondiale sul clima in corso a Parigi fino all’11 dicembre, l’artista Andreco presenta Climate, un progetto itinerante di arte pubblica e sensibilizzazione ambientale che parla di cambiamenti climatici

Climate è il progetto itinerante di arte pubblica, realizzato dall’artista e scienziato Andreco, che parla di cambiamenti climatici, di cause ed effetti che si generano, creano, producono. Un progetto d’arte pubblica, ma anche un progetto di condivisione, socializzazione e sensibilizzazione ambientale. Parigi è il punto di partenza di Climate con due lavori, fatti entrambi nel Nord della città in un momento particolare: a ridosso della COP21, la grande conferenza della Nazioni Unite sul Clima, in corso dal 30 novembre all’11 dicembre nella capitale francese.

Il primo di questi lavori è CLIMATE 01, un’installazione in legno di 5 metri di altezza costruita nel Jardin partagé Beaudelire, un giardino/orto di quartiere gestito dagli abitanti. Numerosi soprattutto a Nord di Parigi, i jardins partagés sono spazi urbani vuoti, spesso ricavati tra due palazzi, affidati ad associazioni di quartiere per creare piccole zone di verde condiviso. La scultura di Andreco è pensata per diventare parte integrante del giardino, fino a confondersi con esso: delle piante rampicanti verranno piantate alla base e lasciate crescere intorno alla struttura. La scultura è stata inaugurata sabato 21 novembre.

CLIMATE 02, invece, il secondo lavoro che Andreco ha realizzato nella capitale francese, è la rappresentazione, sul muro della scuola elementare Richomme (nel quartiere della Goutte d’Or) di vari cicli naturali: acqua, carbonio e azoto, con particolare attenzione alla concertazione di anidride carbonica. Il dipinto, su due superfici, occupa un’intera parete dell’edificio. L’idea è quella di raccontare il riscaldamento climatico e le sue conseguenze più importanti. Un incontro con gli alunni ha permesso, poi, anche la condivisione del lavoro.

Climate è un progetto che Andreco ha realizzato insieme a Pigment Workroom, atelier di serigrafia, galleria d’arte e laboratorio d’arte urbana con sede a Bari, e al collettivo francese GFR.